Non voglio la badante e non voglio lasciare casa!
Il tema che vorrei trattare oggi, è un tema che ormai tutto il nostro Team ha a cuore, ma che si scontra con una realtà complessa, sia dal punto di vista giuridico, pratico, etico e emotivo.
Il tema che vorrei trattare oggi, è un tema che ormai tutto il nostro Team ha a cuore, ma che si scontra con una realtà complessa, sia dal punto di vista giuridico, pratico, etico e emotivo.
Bere il caffè al bar, andare in pizzeria oppure fare un giro fuori regione, sono tutte azioni, comportamenti che hanno a che fare con quelle caratteristiche umane che riguardano il “sentirsi vivi”. Oramai è tanto tempo che abbiamo rinunciato a tutto questo. Queste attività, ora che ne abbiamo fatto rinuncia, ci hanno lasciato un vuoto, un vuoto che va nonostante tutto colmato con altro.
Vaccino si o Vaccino no? Siamo di fronte ad una scelta senza alternative. Di fronte a questo scenario ci sentiamo impotenti e scoraggiati, avremmo bisogno di risposte e spiegazioni chiare e sicure, ma al momento ancora non ce ne sono. Dobbiamo fare i conti con l’emozione della paura e soprattutto dobbiamo evitare che questa ci prenda in sopravvento. La paura è un emozione sana purché non si trasformi in panico. Quest’ultimo può portarci alla deriva, ci immobilizza e scoraggia il cambiamento. Diversamente, l’emozione della paura ci fa agire, ma con maggiore cautela.
Che cos’è la fragilità? Cosa ci viene in mente pensando a questa parola? Spesso la si collega alla commiserazione e alla pena. Fragile è infatti qualcosa che si può rompere, è un equilibrio precario. Nessuno vorrebbe riconoscersi in questa parola. Ma la verità, è che la fragilità è una caratteristica intrinseca nella natura umana. Ci basta pensare al nostro pianeta dalla prospettiva dell’universo: siamo un minuscolo puntino in mezzo all’infinito. Noi, esistiamo grazie ad un fragilissimo equilibro di coincidenze. L’umanità è fragile. Noi siamo fragili.
Avere una dipendenza significa avere una relazione privilegiata con una sostanza o con un comportamento ed escludere progressivamente il resto. La dipendenza gioca un ruolo importante all’interno della famiglia, spesso la persona dipendente dipende dalla sostanza o da un comportamento, mentre i famigliari dipendendo dalla persona stessa. È un meccanismo che viene definito di codipendenza, dove gioca un ruolo centrale il controllo. Ed è proprio in un contesto come questo che l’amministratore di sostegno si inserisce.
Come sappiamo, fare l’amministratore di sostegno non significa soltanto occuparsi della parte burocratica del beneficiario. Anzi, sappiamo che l’amministrazione burocratica è solamente la punta dell’Iceberg che sotto questa, ci sono molti altri compiti, forse i più difficili, che hanno a che fare con la sfera emotivo-relazionale del beneficiario, e dell’amministratore stesso.