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Raggiungere il giusto rapporto ed equilibrio fra disabilità e diritti è  ancora oggi, un'utopia.
Purtroppo nonostante i mezzi di comunicazione e le tante campagne di sensibilizzazione, molte persone in difficoltà e di conseguenza anche le loro famiglie non sono a conoscenza dei tanti diritti e degli importanti strumenti di tutela per far si che essi vengano rispettati e, ancora di più, applicati nella giusta maniera.
Il tema della disabilità va  affrontato a partire dal piano del linguaggio e soprattutto, dalla consapevolezza della sua centralità.
E' proprio dall'esigenza di mettere al centro la persona fragile con le sue debolezze e difficoltà, valorizzando le sue autonomie, piccole o grandi che siano, che nasce la figura dell'amministratore di sostegno: uno strumento di tutela giuridica importante e delicato.
La legge 6/2004 ha introdotto, infatti, una vera e propria rivoluzione nel mondo della protezione giuridica di queste persone, rivoluzione che si può cogliere fin dall'Art.1 dove si afferma che tale legge ha la finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, cioè di esercitare autonomamente i propri diritti e di tutelare i propri interessi sia personali che patrimoniali, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nel compiere determinati atti della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente.
Il principio al quale sembra essersi ispirato il nostro ordinamento è quello secondo il quale per proteggere una persona in difficoltà non le si deve togliere necessariamente la propria autonomia e libertà, ma, là dove è possibile, essere affiancata e aiutata da un amministratore.
Le persone con delle fragilità hanno bisogno di essere amate e accettate, e, se lavoriamo tutti insieme possiamo davvero costruire una società che non lascia indietro nessuno!!!