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Il 15 aprile 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legislativo 62/2024, che ridefinisce il concetto di "disabilità" e "invalidità", rivedendo le procedure di accertamento di base, che ora si incentreranno su una valutazione multidimensionale necessaria a redigere un progetto di vita individuale. L'obiettivo è rimuovere le barriere e attivare servizi di supporto affinché tutte le persone siano in grado di esercitare le proprie libertà e i propri diritti civili e sociali in tutti gli ambiti della vita.
Il decreto modifica l'attuale quadro normativo, in particolare la legge 104 del 1992, su una serie di punti importanti. In particolare, la ridefinizione di "disabilità" e "persona con disabilità" mira a introdurre una nuova prospettiva che non consideri più la disabilità da un punto di vista puramente medico, ma la veda come il risultato dell'interazione tra le persone con disabilità e le barriere comportamentali o ambientali che impediscono o limitano la partecipazione a vari ambiti della vita. Inoltre, è necessario un maggiore orientamento verso la "Classificazione internazionale delle malattie" (ICD) e la "Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute" (ICF) dell'Organizzazione mondiale della Sanità, che daranno vita a un quadro più completo e significativo della salute. Ciò si tradurrà in una procedura standardizzata per la valutazione della disabilità, che sarà effettuata dall'INPS a partire dal 1° gennaio 2026. Questa procedura combinerà la certificazione di disabilità con la procedura di accertamento dell'invalidità civile, della cecità civile, della sordo cecità, degli alunni con disabilità e di altri elementi. Sulla base dei risultati del processo di valutazione di base e multidimensionale, viene sviluppato un progetto individuale di vita. Si tratta di una valutazione bio-psico-sociale che viene elaborata e infine realizzata in collaborazione con la persona disabile e il suo ambiente sociale, nonché con le persone delle organizzazioni e dei servizi coinvolti. Il diritto di richiedere modifiche legittime è esplicitamente previsto per garantire alle persone con disabilità il godimento e l'esercizio dei diritti civili e sociali.
Il decreto entrerà in vigore il 30 giugno 2024 e successivamente farà il suo ingresso nella fase pilota in nove province. La provincia di Bolzano non è tra queste. Tuttavia, il decreto sarà attuato in tutta Italia nel 2026. La strada da percorrere fino ad allora è ancora lunga, anche a Bolzano. In particolare la formazione di tutti i soggetti deve ancora avvenire e le strutture devono ancora essere create. Per essere pronta all'attuazione, l'Associazione sta già adottando le prime misure in relazione al decreto.