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All’assunzione dell’incarico gli amministratori di sostegno prestano giuramento di esercizio delle loro funzioni con fedeltà e diligenza. I doveri di base dell’amministratore di sostegno sono indicati nell’art. 410 c.c., che recita:


“Nello svolgimento dei suoi compiti l’amministratore di sostegno deve tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario”.


Questa frase può essere considerata il principio base dell’amministrazione di sostegno.
Questo perché tra i compiti dell’amministratore non troviamo solo quelli connessi alla protezione del patrimonio della persona ma anche quelli relativi alla sua cura. L’amministratore di sostegno dà voce alla persona fragile. Non può porsi al di sopra della persona ma deve, in caso di contrasti di opinioni con il proprio beneficiario, rivolgersi al giudice tutelare.
Questa possibilità è prevista dall’art. 410 c.c. e tiene conto del fatto che spesso le amministrazioni di sostegno possono essere complicate a causa delle difficili relazioni che possono sorgere con la persona beneficiaria e i suoi familiari.


L’amministratore di sostegno deve fondamentalmente agire come un buon padre di famiglia, il che implica che deve cercare di instaurare un rapporto di fiducia con la persona beneficiaria, incontrarla regolarmente, informarla delle azioni che intende adottare, chiedere se ha bisogno di qualcosa ecc. Ciò include anche, all'inizio del proprio incarico, la consegna da parte dell’amministratore di sostegno di una copia del decreto di nomina al beneficiario, con cui confrontarsi riguardo alle disposizioni del giudice (qualora la persona sia in grado di comprenderne il contenuto). Naturalmente, come tutti gli amministratori di sostegno dovrebbero sapere, il rendiconto annuale deve essere predisposto e inviato al Tribunale in modo corretto e tempestivo.
Indichiamo di seguito alcuni esempi di condotte da parte di alcuni amministratori di sostegno, in contraddizione con lo spirito dell’incarico, ma che, purtroppo, si ripetono frequentemente:

L’amministratore di sostegno, una volta assunte le funzioni, assume la gestione del conto corrente e la persona beneficiaria non può più, da un giorno all'altro, prelevare contante. La persona non è stata informata in quanto non ha avuto modo di conoscere il contenuto del decreto di nomina

La persona beneficiaria, anziana che vive in casa di riposo, ha bisogno di un paio di scarpe nuove o di qualcos’altro ma l’amministratore di sostegno non ne è a conoscenza, perché non va mai a trovarla personalmente ma si occupa solamente del pagamento delle spese della struttura (così è stato riportato dal personale infermieristico di una casa di riposo)

L’amministratore di sostegno è completamente sovraccarico, non ha tempo da dedicare sufficientemente ai suoi compiti e non può essere raggiunto telefonicamente. In questo caso deve chiedere di propria iniziativa la sua sostituzione

L’amministratore di sostegno preleva dal conto corrente del beneficiario l’equa indennità riconosciutagli dal giudice tutelare, senza informare preventivamente la persona beneficiaria

 

Dovremmo metterci nei panni della persona beneficiaria: se, a seguito di una malattia o di un infortunio, potessimo nominare per noi stessi un amministratore di sostegno, vorremmo che lui trasferisse il nostro denaro sul proprio conto corrente senza alcun preavviso o spiegazione dell’importo, delle attività svolte ecc. Certo che no. Un rapporto di fiducia, ormai compromesso, non dovrebbe essere più proseguito.

Come è stato detto in precedenza, gli esempi di cui sopra non sono esaustivi ma, purtroppo, frequenti. E’ bene ricordare che in caso di comportamento scorretto da parte dell’amministratore di sostegno, sia il beneficiario, i parenti, sia i servizi sociali e sanitari possono presentare un’istanza di sostituzione dell’amministratore di sostegno ai sensi dell’art. 413 c.c.


Per dare “voce” alle persone beneficiarie, l’Associazione intende organizzare un evento informativo il prossimo autunno rivolto alle persone beneficiarie di amministrazione di sostegno al fine di informarle dei loro diritti e offrire un quadro generale dell’istituto di amministrazione di sostegno.
Per qualsiasi informazione sui diritti e doveri degli amministratori di sostegno e dei beneficiari, è possibile prendere contatti con l’Associazione per l’Amministrazione di Sostegno