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Intervento di Camilla Larcher all'Assemblea dei soci dell'Associazione per l'Amministrazione di Sostegno

Buonasera a tutti, mi chiamo Camilla Larcher e sono qui in qualità di membro dell’Osservatorio Provinciale per i diritti delle persone con disabilità.
L’Osservatorio Provinciale si occupa di garantire e, soprattutto, tutelare i diritti di queste persone, scritti nella Convenzione ONU, diritti che, purtroppo, troppo spesso, non vengono riconosciuti come tali.
Uno di questi diritti che le persone con delle fragilità dovrebbero poter avere è il diritto al lavoro.
Si è discusso e affrontato questo delicato argomento svariate volte tramite seminari e convegni ma nessuno si è mai veramente soffermato sull’aspetto DISCRIMINATORIO che si trovano a vivere queste persone.
Dopo un anno di inserimento lavorativo le persone con disabilità devono sottoporsi ad una diagnosi medica per valutarne le capacità e per decidere in base sempre al percorso di inserimento di quell’anno se c’è l’abilità o meno del lavoro conseguito.
Partendo dal presupposto che ogni persone ha le proprie competenze e capacità, le persone con disabilità hanno i loro punti di forza da esprimere come qualunque altro individuo, la parola disabilità non vuol dire a priori inabilità ma significa semplicemente adattabilità; adattabilità a una persona che, anche con qualche difficoltà può essere un valore aggiunto in un percorso lavorativo.
Il lavoro è fonte di rapporti sociali, di scambio e di confronto ed è forse il modo più evidente per combattere la discriminazione culturale e sociale.
Ancora oggi, nonostante qualche progresso realizzato dalla nostra società nella percezione e nella tutela dei soggetti disabili, la realtà di queste persone attende tuttora un pieno riconoscimento.